Ci siamo occupati altre volte di "incidenti" spiacevoli (il controllore cattivo sul treno qui; ATM, con esito positivo e signorile dell'azienda, qui). Quelle grandi insofferenze che tutti subiamo di fronte alla burocrazia, o alla bieca sorte accidiosa e mula.
A volte capitano piccole cose di economia domestica che però non ti "suonano", piccole piccolissime. Che hai aspettato che si risolvessero, e però si sa che le cose non si risolvono. Al limite, te le rimandano, ovviamente all'infinito. E' il caso che mi ha riportato un amico che l'anno scorso ha iscritto sua figlia di un anno e mezzo in piscina.
Si sa, i piccoli sono bravi a nuotare già dalla pancia (come non ricordarsi la meravigliosa cover di Nevermind dei Nirvana). La piccola non aveva problemi in acqua prima di andare al corso, anzi! E così i genitori garruli erano ottimisti, sarebbe diventata una provetta nuotatrice. Solo che poi, invece, dopo qualche mese, la bambina i problemi ha cominciato ad averli: prima non si voleva buttare in piscina, poi ha cominciato a tremare quando doveva andare al corso, fino a che non ha più voluto nemmeno fare il "pericolosissimo" tuffo nella vasca da bagno di casa. Con enorme contentezza, ovviamente, dei genitori…
Dov'è il problema direte voi, basta mettersi d'accordo con la palestra, certo magari ti trattengono una penale, e fanno bene!
Eh no. Il mio amico, finora, pare abbia perso tutti i 230 euro spesi per il baby-corso. Così gli è stato risposto dall'Amministrazione/Commerciale/Direzione (ultimo altissimo livello della nostra scala sociale in Occidente: la celeberrima dirigentia maxima).
La piscina dove la piccola era segnata infatti, il Club 2D di Milano la cui Amministrazione/Commerciale/Direzione all'inizio si era mostrata disponibile a trovare una soluzione – rimandando al successivo corso la bambina, salvo poi dimenticarsi di avvertire i genitori dell'inizio delle lezioni – poi, però, quando le cose si sono complicate – la bambina non ne vuole sapere proprio di andare lì a nuotare (!) – nessuna comunicazione più, il Grande Silenzio.
Dunque, elementi dell'equazione: 1) un servizio a pagamento per un corso di "baby-nuoto" in piscina; 2) un bambino che vuole imparare a nuotare; 3) un esclusivo club dotato di ottimi corsi; 4) un'impossibilità a usufruire del servizio suddetto; 5) nessuna risposta, né nessun rimborso.
A questo punto, delle due l'una – scomodiamo la filosofia-: o la bambina DEVE essere obbligata a smetterla di avere paura: "Sii coraggiosa!" (dovrebbero alzarle la voce i genitori mentre lei è lì con i suoi occhietti come il gatto di Shrek grandi che si dilatano); oppure, forse, visto che un servizio è un contratto, e visto che questo è un contratto pagato in anticipo non realizzato, non andrebbe rimborsato?!
Ma non sono un avvocato e/o forse è il messaggio subdolo del Mercato a noi comuni utenti, ehm, mortali!
Del resto, ai tempi della crisi, 230 euro non sono pochi. Oppure, magari invece funziona così proprio per tutto, ma allora ce lo dovrebbero dire prima di pagare tutto e in anticipo: magari è giusto che la piscina – la palestra, quel che è - non rimborsi, è non solo giusto ma anche consentito dalla Legge, e sicuramente sarà così, e che la bambina superi da sola la sua crisi, così imparano questi giovani! E se capita a noi adulti di ammalarci, niente da fare, rischi del mestiere. Mi rendo conto che funziona così eppure possibile che, oggi, la nostra società non sappia trovare "liberisticamente" soluzioni mediate? Possibile che l'utente assuma su di sè e solo su di sè il rischio: non ci si può ammalare, e di più – ci insegnano – non si può neanche cambiare idea! (sarà ma io nella vita ho imparato più dagli errori che dai corsi di Laurea).
Per i poveri genitori di queste piccole canaglie, insomma, generazioni dispendiose già da bambini (!) non rimane che guardare rassegnati il mondo contemporaneo dove i soldi tirati fuori sono… fuori, e non rientrano. Eppure ci avevano rassicurato sul magico mondo del Capitalismo… Invece a quanto capiamo, insomma, l'evolutissimo homo technologicus paga per mantenersi in forma. Mangia poco per fare bella figura in società (vedi mettersi a dieta). Non cammina perchè si mouve solo in mandrie, in tram o in macchina, così può fare la coda e stressarsi. Lavora come un mulo. Guadagna poco. E se poco poco non può adempiere ai suoi doveri, ci rimette senza rimborso. Ottime prospettive insomma. Che la Forza sia con voi, o più verosimilmente la pazienza!