Gran Bretagna, anni Sessanta. Jenny va a scuola, in un college per sole ragazze, ma sogna Parigi e il grande amore. Un giorno incontra David un trentenne che le fa conoscere i viaggi, i concerti, il jazz. Tutto cambia nella vita di Jenny, lascia la scuola (spezzando il cuore alla sua insegnante) e sceglie la vita. Ma non tutto ciò che è oro risplende…
Un film sulla fine delle illusioni, che assumono però altre forme. Una protagonista incantevole (Carey Mulligan), una storia che racconta la crescita e gli obiettivi, e fa carta straccia di principi e presupposti del mondo adulto, che si sgretola così di fronte a buone (apparenti) maniere e convenzioni, e non solo dell'Inghilterra vittoriana nei confronti del sesso di quegli anni…
Un film ben girato, con dialoghi intelligenti e picchi di autentico cinismo (la banana) e svelamento sulla piccolezza degli uomini (la storia di Minnie e Topolino per capirci…).
Bella la fotografia e le atmosfere. Sceneggiatura di Nick Hornby (qui il libro della sceneggiatura edito da Guanda) – del quale, come ha già detto qualcuno, leggerei anche la lista della spesa…