dal premio tenco

DALL'INVIATA ALESSIA PISTOLINI

Pur tra infinite difficoltà (mai come quest'anno, che addirittura fino ai primi di settembre il Club Tenco è rimasto nell'incertezza che il Premio – che esiste dal 1974 – si sarebbe svolto), si è aperta l'edizione 2010. La crisi economica investe il Paese, e in particolare il mondo della cultura, fa davvero paura quando arriva a toccare una presenza importante quale è questa manifestazione.
(Per render l'idea, quest'anno per la prima volta tutti i giornalisti accreditati sono stati invitati a mettere un piccolo contributo economico per sostenere la sopravvivenza dell'evento).
L'apertura dei lavori di questa mattina, con la conferenza stampa degli artisti che si esibiranno stasera sul palco, è stata seguita come da tradizione dall'appuntamento pomeridiano con il "Caffè convegno", che ha immerso tutti i presenti nella consueta e unica atmosfera che contraddistingue fortemente questa rassegna musicale da tutte le altre: lo stesso teatro Ariston di Sanremo – che i più associano al luccicante Festival televisivo – nei tre giorni del Premio Tenco è un luogo dove artisti non solo popolarissimi in Italia, ma di fama mondiale, si aggirano tranquilli e pressoché indisturbati, si lasciano avvicinare volentieri, si incontrano tra di loro dando vita ogni anno a jam session "impossibili" nel corso degli ormai mitici dopoconcerto. Da Tom Waits a Francesco Guccini, da Patti Smith a Paolo Conte, da Caetano Veloso a Roberto Benigni, Da Nick Cave a Vinicio Capossela.
I convegni pomeridiani rappresentano il momento apparentemente più "accademico" della manifestazione. Apparentemente, si diceva, perché in realtà si parla di musica e di poesia (la forma canzone, appunto), che è quindi argomento tutt'altro che accademico poiché non esisterebbe né l'una e né l'altra senza l'istinto irrazionale dell'ispirazione e dell'emozione.
Questo pomeriggio si è parlato di due tra i primi e più importanti cantautori in Italia: Luigi Tenco, un fenomeno analizzato nella sua portata sociale da un sociologo, appunto, Marco Santoro, autore del libro "Effetto Tenco. Genealogia della canzone d'autore" (Il Mulino). E di Piero Ciampi, in occasione dell'uscita di una raccolta voluta dal direttore artistico del Club Tenco Enrico De Angelis ("E continuo a cantare. Piero Ciampi live"), e in cui brani di Ciampi sono stati interpretati da cantautori italiani quali Vinicio Capossela, Morgan, Nada, Simone Cristicchi, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, per citarne alcuni.

Come ogni anno, il ClubTenco propone alcuni nomi nuovi o interessanti del panorama cantautore italiano, al di là dei vincitori delle Targhe Tenco. Tra questi ci sono gli Amor Fou. Alessandro Reina, leader del gruppo, ci parla un po' di loro.