rifugiati a Milano

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Dopo gli scontri di qualche tempo fa (leggi l'articolo del corriere della sera) e alcune iniziative, a Milano continua l'odissea dei ragazzi rifugiati in Italia, riconosciuti come "esiliati politici". Nei giorni scorsi, i rifugiati sono stati costretti a lasciare le loro dimore temporanee.

La Convenzione sullo status di rifuguato recita all'art.1
"Colui che, (…) temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di
razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo
sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese, di
cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore,
avvalersi della protezione di questo Paese: oppure che, non avendo la
cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza
abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi
per il timore di cui sopra".
L'accordo internazionale sancisce l'equiparazione fra i
cittadini dello Stato ospitante e i rifugiati in materia civile, di
esercizio della professione e di assistenza.

estratto dal comunicato stampa
"La verità, come voi sapete, è che l'amore è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno. Sappiamo che non c'è scelta, ma stiamo lavorando per trovare una scelta.
Il nostro appello non è semplicemente un appello ma è il risuonare della campana dei diritti umani così come  è garantito dalla Convenzione del 1951 e come è garantito dall'articolo 10 della Costituzione ItalianLa verità, come voi sapete, è che l'amore è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno. Sappiamo che non c'è scelta, ma stiamo lavorando per trovare una scelta.
Il nostro appello non è semplicemente un appello ma è il risuonare della campana dei diritti umani così come  è garantito dalla Convenzione del 1951 e come è garantito dall'articolo 10 della Costituzione Italiana".

per info e contatti:
Refugees Comitee
rifugiati.milano@gmail.com