Geronimo Stilton è uno di quei rari casi – non solo editoriali – in cui il piccolo regge il grande. Il leone e il topo, David e Golia, o la formica del noto favolista greco Esòpo, secoli fa (circa nel VI secolo a.C.).
Che il topo ideato nel 1997 da Elisabetta Dami sia da decenni in vetta alle classifiche, infatti, è cosa risaputa: la serie è stata tradotta in 50 lingue, ha venduto oltre 35 milioni di copie in Italia e oltre 153 milioni in tutto il mondo (fonte: Wikipedia).
Meno si sa invece che Stilton è “il nome di un famoso formaggio prodotto in Inghilterra dalla fine del 17esimo secolo*” come viene riportato sul colophon dell’ultima avventura Una notte sotto le stelle (Piemme,€13,50).
Come nelle favole, la notte sotto le stelle, questa prima uscita della nuova collana Adventure Camp inizia con una cornice: “esplorare la natura in sicurezza” in tempi di complessità come questi appare saggio e pratico (…) tra le regole di ingaggio: 1. Prima di partire, informarsi sulle difficoltà dei percorsi, procurarsi le cartine del luogo e controllare il meteo. 2. Dotarsi di un equipaggiamento adeguato. 4. Rispettare la natura, consapevoli dei propri limiti. 8. Restare lontano dagli animali selvatici: ognuno di loro ha il suo habitat, che deve essere rispettato.
La cosa straordinaria di pubblicazioni che, come questa, vengano definite “per bambini” sul mercato è l’estrema assennatezza delle indicazioni e dei comportamenti consigliati.
Di fatto, misure di buon senso che per i prodi piccini sono base per la crescita, e che invece dagli adulti della specie umana spesso vengono dimenticate quando nemmeno prese in considerazione.
Che poi sulla natura e l’ambiente, in generale, negli ultimi anni le cose migliori siano venute da habitat lontani dalla letteratura per grandi è piuttosto emblematico: basti pensare all’enciclica Laudato Sì dell’attuale Papa Francesco. Siamo stati distratti. E questo è il tempo che ci meritiamo.
I bambini invece lo sanno. E si sanno comportare. In questa avventura, Stilton si troverà alle prese con un camp di sopravvivenza, dove tra guide che si chiamano Lupo Bianco e casette sugli alberi, ci sarà tempo per scoprire curiosità sulle vette più alte del mondo, oppure ragionare su nuove parole esperenziali come tree camping.
Con il metodo del laboratorio, i piccoli lettori – che dovremmo cominciare a concepire come generazione futuro del pianeta (visto che noi il futuro, come cantavano i Sex Pistols lo abbiamo “finito” – si confrontano con enigmi e capacità da costruttori di bussole (e voi invece quando è l’ultima volta che avete costruito qualcosa?), come consultare una mappa – “ti sarà utile orientarla verso Nord” -, e ancora come fare un nodo a treppiede oppure come costruire un rifugio.
Il resto sarà fulmini e quel certo mistery, la paura bianca che da sempre contraddistingue le avventure del topo più famoso di Topazia, regno di fantasia in cui i topi parlano ma pure rispettano la natura.
E che in fondo, la verità, è che aveva davvero ragione Esòpo: “Più piccola è la mente più grande è la presunzione”.
*N.B. Il sito indicato sul colophon per il formaggio pare non esser quello, si può invece visitare – in questo clima torrido da mezza estate – la topesca contea su stiltonchees.co.uk, in questo caso riuscendo persino ad arrivare nel Regno Unito.