GX2.0 puntata 7:met@writer

Generazione X 2.0 è link e sintesi tra giovani e metalinguaggi, Arti/Arti Digitali, Musica, Architetture, Biotech, Styling…Voglio capire come i giovani del Terzo Millennio si muovano nel game World of Works: contargli i giri in velocità, verificare se il rapporto sia qualitativo, o di necessità.
Oggi sono a Milano. Dopo gli anni ’90, la città è in modalità search. Tutto è potenziale, vettore di nuove tendenze, in costante upgrade. Tracce di bi-dimensione vettoriale, da Commodore 64, connettono gli utenti al Tetris urbano. Come l’opera Ago E Filo, che è sopra la città ma anche sotto. O la Torre Velasca, capolavoro moderno che da qui non vedo. Ma che, dopo aver visto, riproduco ovunque, immagine di guglia nera da Gotham City. Ma tutto è metalinguaggio, immagine, in attesa di decrittazione.

Viola Venturelli ha 25 anni, laureata in Filosofia alla Cattolica. «Mi definirei una meta-writer guarda il logo (concept:@Matteo Piuri)».

«Seguo la filosofia della forma a prescindere dal contenuto». Da due anni lavora come Ufficio Stampa, da dati e immagini commuta informazioni di prodotto in linguaggio. «L’importante è suscitare interesse verso l’informazione». Dalle ricerche sul bosone del Cern di Ginevra allo sport, a Viola interessa l’informazione di primo livello, «Chi scrive produce una comunicazione soggettiva che io traduco».
Un lavoro di scrematura di attributi, in cui l’eliminazione del contingente è funzionale all’individuazione del nucleo informativo, «riduci e semplifichi: l’informazione è il punto da cui si sviluppa la notizia. E solo dal nucleo attivi interesse».
Viola adotta un processo decrescitivo nella riproduzione dell’informazione «Il pc permette immediatezza d’informazione con un semplice Cut&Paste rielaborato». Elementi essenziali: velocità di notizia, costante attenzione al Mondo «Leggo quotidianamente per selezionare le notizie di scenario – internazionale, media linguaggi, movimenti». La metodologia è essenziale «raccolgo prima i contenuti, poi cerco di stabilire dei contatti». Anche perché «Per ottenere uno share of voice ampio occorre integrarsi nei circuiti dei Media». Forma e veicolazione di contenuti come dati di meta-scrittura, in cui occorre «dare una forma all’informazione, e in base all’utente».
Nel mondo delle tecnologie informative User e Consumer sono spesso concetti sovrapposti, ognuno prevede una quantità di informazione specifica «Io sono tutt’e due, si può essere user/consumer se si è consapevoli». Questo nel quotidiano e nel Mercato, così come nelle produzioni editoriali «Oggi il Mercato determina la produzione, è un dato a cui mi sto sintonizzando perché solamente sperimentando la corrente principale se ne può avere una visione critica».
Nella professione «La precarietà è la possibilità di mettersi costantemente in gioco. Cerco sempre contenuti nuovi, una mia nicchia d’azione». Non esclude di andare all’estero: l’interscambio per il meta-writer è produttivo nella misura in cui trova stimoli «Mi piacerebbe andare a lavorare in Germania, per la creatività che esprime negli ultimi anni, oppure in un paese anglofono per le modalità di comunicazione».

Città da codificare e meta-linguaggi. Nuove professioni e nuove generazioni. Torno alla Metro Cadorna. Intorno il silenzio del sabato mattina dietro Porta Venezia. Milano che sferraglia dei suoi tram in orario, sfila delle persone in strada, nei negozi. Città d’immagine e informazione che, da criterio e organizzazione, produce silenzi, parole e tempo per decifrare.
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