leggere harry potter a 30 anni

Copertina_hp_i_doni_della_morte

È finita. Dopo sette anni, finiscono le avventure del mago con la saetta. Due giorni di lettura accanita e anche “I doni della morte” (titolo evocativo, che rilascia un evidente alone di presagio) è andato.
Ma con Harry Potter per me è sempre stato così… Libri da leggere, e tutti d’un fiato.
Mai però, come in questo ultimo capitolo della saga ci sono combattimenti, cambi di prospettiva, misteri svelati. Le storie si intrecciano fatalmente, fino alla conclusione. Come se il Piano sottostante finalmente prendesse forma. Dopo averne cambiate molte di forme apparenti, chiare solo nella superficie. Ma che, come al solito, per essere comprese devono essere vissute, sofferte, superate.
Così, dopo aver prodotto equivoci e cambi di convinzioni, nella sua interezza. Dopo Schiantesimi e voli su Nimbus 2000, dopo maghi potentissimi e controverse figure, il mago cresciuto uomo ormai si troverà, finalmente,di fronte alla Verità, la sua. Quella da cui si sfugge, e a cui si rinuncia spesso proprio per sopravvivere.

La Rowling svela al Mondo la vita e il presente di un personaggio che non crede in se stesso ma nella cooperazione tra esseri diversi.
Il viaggio nella mente, nei poteri, nei dubbi e nella corruzione dell’animo di HarryPotter è comune a tutti, e rappresenta ciò che distingue gli esseri viventi. Non importa neanche di quale “scala” essi siano: Babbani, Mezzosangue, Maghi e Streghe. Importano solo le azioni e le scelte, e il modo di portarle avanti…
Nonostante il successo e il Mercato intorno al prodotto HP, mi convinco sempre di più che sono le storie come questa a gettare luce sulla nostra Epoca di Transizione. Storie che specialmente chi cresce, e sta crescendo ora, dovrebbe leggere, intercettare, vedere…non importa la modalità. La crossmedialità permette di visitare il sito, o solo vedere i trailer. Qualunque cosa va bene nell’Epoca della Conoscenza. Purchè si parta, si riparta da quella, che è leva in senso archimedico, che è visione del Mondo e coscienza per affrontarlo…
Aspetto ora il prossimo film di HP al cinema, “Il principe mezzosangue” (sesto anno a Hogwarts, il più oscuro e terribile della saga – uscita prevista per il 21 novembre 2008 nelle sale italiane), e la trasposizione cinematografica di questo ultimo settimo incredibile capitolo. Buona lettura/visione..
Io penso rileggerò gli altri dall’inizio nell’attesa…

  • mauro |

    mi trovi d’accordo (anche se cerco sempre di non esserlo, in generale). la saga cresce con il personaggio, la rowling ha studiato, via via, e si vede. personalmente, comunque: gufi, magie, castelli con i fantasmi, credo non mi sarei stancato lo stesso…

  • wren |

    Ho letto la saga di Harry Potter direttamente nella lingua originale, l’inglese, anzi questo è il solo motivo per cui ho iniziato a leggerla, poi mi sono però appassionata a questi libri anche perchè la loro complessità è cresciuta insieme all’età del protagonista, in questo modo non ci stanca subito di leggerli, come probabilmente sarebbe successo se tutti e sette i libri fossero stati sullo stesso livello e stile narrativo del primo.

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