Il progetto si chiama MAMMOOTH ed è una delle realtà musicali italiane più interessanti che mi sia capitato di sentire ultimamente (se vi capita andate a vedere il sito a sviluppo orizzontale…)
per ascoltarli qui
una definizione dal loro sito
"Mammooth è un collettivo aperto di musicisti
con base a Roma. E’ una fabbrica di suoni.
Dal 1997 lavora per il teatro, per il cinema e per la tv. Realizza
installazioni sonore e genera contaminazioni nutrendosi della collaborazione
con decine di artisti.
Mammooth genera visioni sonore e le coltiva, dalla composizione alla
post-produzione, cercando di riportare all’interno del concetto
di “autoproduzione” un ipotesi di stile, cura del suono,
ricerca. Mammooth non è avanguardia (non vuole e non potrebbe
esserlo) quanto piuttosto il desiderio di esplorare gli angoli bui
di territori già noti. Portare l’elettronica, il blues,
l’hard-rock, la psichedelia, le derive post, il kraut-rock a
scontrarsi in jam strumentali, in piccoli bozzetti appena accennati
o in complesse songs dall’anima progressive.
Cerchiamo il confronto e la collaborazione con musicisti, dj, producers,
videoartsti, designers, fotografi nella convinzione che solo il meticciamento
di stili, culture, idee, generi, forme espressive possa risollevare
l’arte-musica dal suo asfittico girare in tondo e impedisca
al fruitore di affogare nell’oceano di migliaia di prodotti
clone venduti a prezzo da opera d’arte.
Mammooth spera di raggiungervi tutti attraverso le sue mutevoli maschere
per scuotervi, raccontarvi una storia o semplicemente portarvi in
un luogo altro.