Fare un pezzo rock, e green, perché l’ambiente, la politica internazionale, la guerra, il virus, e loro – i dj e la radio – sono lì. E perché, è pur sempre vero che, una canzone ‘salva’ la vita.
Francesca Cavalli in arte La Fra – nata a Nettuno, città del litorale laziale, vive a Milano – è una delle Disc Jockey di Radiofreccia (canale 258 del digitale terrestre, 738 di Sky e Tivùsat).
La radio, il cui nome è ispirato all’omonimo film di Luciano Ligabue del 1998, ha iniziato le trasmissioni nel 2016; emittente radiotelevisiva dedicata al rock internazionale, fa parte del gruppo RTL 102.5.
Dal lunedì al giovedì, dalle 6 alle 10, La Fra conduce il Rock morning insieme al Doctor Mann (Stefano Mannucci): spazio di approfondimento leggero, anche dedicato ai più piccoli con la «Sveglia», divertita esortazione ad alzarsi, che può essere interpretato in modo metaforico – per tutti – come, cerchiamo di aprire gli occhi.
Si parla anche di Ambiente nel Rock Morning di Radio Freccia, in che modo trattate questo tema?
«Tutti i giorni tra le 7:15 e le 7:55 all’interno del Rock Morning approfondiamo un tema di stretta attualità. Spesso ci occupiamo di ambiente monitorando, attraverso l’interazione con i nostri ascoltatori, la situazione delle città italiane. Il bilancio è per lo più positivo. Il popolo rock, a dispetto di quanto si possa pensare, è dotato di grande senso civico».
Quali sono i musicisti che, a tuo avviso, stanno facendo di più / bene per veicolare temi ambientali?
«Fortunatamente i musicisti green che oltre a parlarne danno anche il buon esempio sono sempre di più. Tra le star internazionali posso citare Brian May dei Queen, da sempre in prima linea per la salvaguardia di ambiente e animali, per l’Italia sicuramente Piero Pelù che spesso, munito di guanti ed enormi sacchi neri, si prodiga per ripulire spiagge e aree verdi dai rifiuti».
Vivi in campagna o in città? Come immagini le città tra 15 anni? E il mondo tra 50?
«Vivo nella verde provincia milanese, a pochi chilometri dal centro città. “Verde” perché a due passi da casa ho la fortuna di poter usufruire di un grande parco, viali alberati e piste ciclabili dove poter praticare, in tranquillità, la mia quotidiana camminata veloce di 10 km. Spero che tra 15 anni molti di noi abbiano imparato a rinunciare all’auto, ad usare di più i mezzi pubblici, la bicicletta o andare a piedi. Tra 50 anni? Beh speriamo che qualcuno sia finalmente riuscito a brevettare il teletrasporto!».
Quali comportamenti green adotti nella vita di tutti i giorni?
«Uso l’auto solo per spostamenti necessari, altrimenti cammino molto. Differenzio minuziosamente i rifiuti, anche quando non richiesto e cerco di limitare il più possibile l’utilizzo della plastica in favore del vetro».
Cosa stai leggendo in questo periodo?
«A dire il vero in questo periodo sto finendo di co-scrivere un nuovo libro che vedrà la luce poco prima dell’estate, quindi tutte le mie letture, ancora per qualche settimana, saranno finalizzate alla raccolta di materiale per questo progetto».
Cosa pensi del movimento Greta, una generazione che più che “nemici” si fonda sulla salvaguardia?
«I ragazzi di oggi sanno perfettamente che il loro futuro è in serio pericolo ed è bello che, grazie anche all’esempio di teen icons come Greta, abbiano ritrovato, dopo anni di silenzio, il coraggio di scendere in piazza, alzare la voce e tirare le orecchie ai potenti del mondo».
Quale aspetto di te è maggiormente cambiato con la pandemia?
«Sono tornata ad apprezzare molti valori semplici della vita, come il trascorrere del tempo con le persone care, a non rimandare “cose” a data da destinarsi e a non lasciarmi travolgere dai troppi impegni lavorativi».
Hai animali: se sì quali, se no perché?
«Da 13 anni sono “mamma” di Melody, cagnolina Shih-tzu. Fin da cucciola è venuta con me ovunque, anche in radio».
Sei vegetariana, o vegana?
«Non sono vegetariana e seguo un piano di alimentazione personalizzato. Tuttavia da anni ho scelto di non mangiare carne di cuccioli, quindi niente agnello, vitello, maialino, etc.».
Una canzone che faccia da colonna sonora a questo momento storico?
«Ognuno scelga la sua preferita, l’importante è che contenga un potente messaggio di speranza, ne abbiamo un gran bisogno».