ro.ro.ro., tornano i libri in giornale

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Si chiamavano così, erano l'abbreviazione di Rowohlt-Rotations-Roman, i Ro.Ro.Ro. Erano i giornali stampati negli anni Cinquanta in Germania, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Al posto delle notizie, i Ro.Ro.Ro. avevano stampati i grandi classici al prezzo di un marco, come dire… la grande letteratura mondiale per tutti! 
Questa l'operazione che hanno messo in piedi le Edizioni Clichy di Firenze (che, da sito: "si caratterizzano per una spiccata ed evidente francofilia") nuova realtà per chi scrive, con una serrata produzione di pregevoli Ro.Ro.Ro, i primi quattro sono già usciti: 1) Fedor Dostoevskij, Le notti bianche; 2) Joseph Roth, La leggenda del santo bevitore; 3) Joseph Conrad, Cuore di tenebra; 4) Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde.
Questa l'intenzione della casa editrice: "Richiamare quello spirito di amore per il libro e per le storie (…) il Ro.Ro.Ro., colto e insieme popolare, quasi usa-e-getta per permetterne la più facile distribuzione e il basso costo, ma in cui il contenuto abbia una centralità assoluta."
Sarà che siamo sensibili alle storie, e al fascino discreto della carta (ancora, pur in quest'epoca effimera) sarà che il bambino che strilla nel megafono le notizie (lo strillone) ci riporta ai vecchi film e a una New York in bianco e nero difficile da dimenticare… resta il fatto che l'iniziativa di "rimandare in rotativa"  i Ro.Ro.Ro. pare davvero pregevole, e da seguire. Così come il catalogo delle Edizioni Clichy, ultimamente presenti sulla stampa grazie al bel titolo di Francoise Hardy, L'amore folle.
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