don gallo e paolo rossi


Mi è capitato di andare a Genova ieri sera a trovare Don Gallo (…mentre scrivo, i Noir Desir intanto cantano Tostaky). Nella sua piccola stanzina fumosa di sigaro toscano, abbiamo parlato un po' di anarchia e di cristianesimo, quello suo, quello delle puttane di De André, dei vangeli apocrifi e minori, della strada che passa dal G8 e attraversa la politica degli anni Settanta, fino al deserto delle idee dell'oggi. Andrea Gallo è "Andrea" prima di "don". E' uno che dice. Pane al pane. E vino al vino. Racconta tanto, tutto quello che ricorda, e dai suoi quasi 82 anni (li compirà a luglio) ne ha da raccontare… Mi ha detto che "Il cantico dei drogati" De André lo prese da un vecchio compagno anarchico che poi morì cieco, dopo aver perso la vista a causa di un incidente, l'esplosione di una caldaia. Andrea è un oche si indigna, per l'attacco israeliano alle navi dei pacifisti di qualche giorno fa ("non sono filo-israeliano né anti-palestinese, non sono filo-palestinese né anti-israeliano" mi ha detto ieri, "vediamo se qualcuno penserà a quello che succede"?).

Con Don Gallo ci rivedremo a Genova, lunedì prossimo. Il 7. Alla nuova Feltrinelli, torre bianca del centro, per presentare il libro di un altro grande piccolo uomo, Paolo Rossi. Che dalle 18 porta in scena, in libreria, La commedia è finita! la sua ultima "conversazione delirante" con la brava regista Carolina De La Calle Casanova (nobile spagnola decaduta, vero Caterina?). Anche Paolo ha raccontato molto in questi anni, di amicizia e progetti. E' uscito da un periodo difficile, forse per entrare in un altro ancora più difficile, in cui per dirla con il suo Mistero Buffo (record di repliche a Milano), il re fa il giullare e i giullari allora che fanno? Hanno molto da dire, Paolo… e speriamo di dirne altre ancora insieme. Per chi può, intanto, al 7 a Genova.

Pericle! il video qui