greciA 2008

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(dalle Foto di A.Delithanassis)

Non
so quanti abbiano potuto seguire le vicende dei disordini in Grecia. Il 6 dicembre scorso la polizia
ha ucciso con un colpo di pistola il quindicenne Alexis Grigoriopoulos.
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La morte del giovane studente
anarchico, episodio che molto ricorda l’uccisione di Carlo Giuliani durante il G8 del 2001 a Genova, ha scatenato una protesta degli studenti mai vista
negli ultimi 30 anni in tutto il paese (alcuni articoli di testate italiane 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10).
La
guerriglia urbana era subito dilagata immediatamente in tutta la Grecia –  da Atene a Patrasso, alle città del nord tra
cui Saloniccco, roccaforte del movimento anarchico.
La
situazione in questi giorni ha iniziato a stabilizzarsi, ma la rivolta sembra
destinata a produrre ulteriori effetti nei prossimi mesi. Se infatti il
ministro dell’Interno Prokopis Pavloupoulos aveva presentato le dimissioni
qualche giorno dopo il fatto, il premier di centro-destra Costas Karamanlis
le ha respinte. In un’intervista alla tv, ha assicurato che il governo farà di
tutto affinchè non si ripetano più tragedie del genere (la morte del ragazzino),
ma anche che nei confronti degli estremisti risponderà con misure a “tolleranza
zero”. Ai
più, in Grecia, la dichiarazione è sembrata sintomo di una destra ormai senza
più substrato elettorale, e non più rappresentativa dopo le precedenti elezioni
(vinte nel settembre 2007). Probabilmente si andrà infatti alle elezioni
anticipate. Molti dei principali quotidiani nazionali, malgrado l’attuale calma
relativa nel Paese, non crede che la crisi sia finita, ma piuttosto che stia
passando da una fase di rabbia cieca a una di protesta sociale.
Intanto
l’agente che ha sparato “a sangue freddo” – secondo le ricostruzioni – al
ragazzo e il suo collega sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario
e complicità in omicidio.
Nelle
ultime due settimane, da Atene le proteste si sono estese a Ioannina, Corfu e
Hania, sull’isola di Creta, dove è stato anche attaccato un commissariato, fino
alle principali capitali europee tra cui Berlino e Londra.