IN pARTE MORGAN

Cover_morgan

Con Morgan abbiamo scritto un libro. Finalmente un po’ di auto-promozione!

IN pARTE MORGAN (scheda) è la sintesi di un’intervista durata un anno. Mi sono divertito in questo percorso insieme. L’incontro in “doppia persona” con Marco Castoldi e Morgan (sito) è stata una rincorsa continua contro il tempo, ad aspettare e vivere i mondi imprevedibili di uno dei musicisti più interessanti della scena sonora italiana, ma non solo.
Non è stato facile per nessuno, né per me, né per Marco né per Morgan! Alla fine ce l’abbiamo fatta, anche se per poco, anche se all’ultimo secondo dell’ultimo giorno utile per andare in stampa. Il ritardo cronico di marcomorgan. Un anno non è poco, e i progetti raccontano un percorso tra i possibili, un momento tra i probabili. Non so se ci siamo mai fermati a stringerci la mano e dirci, Bene…

Ringrazio Morgan per la disponibilità dell’artista a farsi intervistare in ogni condizione. Ringrazio Marco Castoldi per i viaggi, le parole e anche per i silenzi tranquilli condivisi.

In questo libro ci sono immagini, testi ancora inediti, il prossimo progetto musicale di Morgan. Si dibatte sulla Società dello spettacolo, la media-macchina. Si parla di TV, della schizofrenia del personaggio mediatico; di fumetti e alter ego; della scelta tecnica/estetica del suono; della poesia come rivoluzione; dell’anarchia come sovvertimento alle regole, come i diavoli di Bulgakov…
Se vi capita, insomma, buona lettura…

Presentazione: lunedì 17 novembre ore 20 c/o Goganga, via Cadolini 39 – Milano

Invito_inartemorgan

  • mauro |

    abbiamo presentato il libro allo spazioforma, sì. le foto di alike sono molto belle, del resto è una fotografa dotata e intraprendente. il bianco e nero poi scopre molto perchè sottrae. morgan è volto e corpo. che cambia. ed è cambiato. non lo vedo in tivu 🙂 mi piacerà ascoltare il suo prossimo album. dotato come sempre. il ragazzo impreciso che, finalmente, sottrae immagine al dio dell’apparire! sarebbe bellissimo… (è appena finita “a cimma” di de andré nell’iPod, ora “possible maybe” di bjork, e poi dicono che la musica non racconta molto di più di quello che appare…possibilmente forse…) grazie a te per la riflessione

  • fairy |

    salve, passavo di qua quasi per caso e mi sono tornate alla mente alcune cose. se non sbaglio, e se sbaglio perdonami, tu e morgan avete fatto una presentazione del libro anche alla mostra di alice pedroletti con le foto di un periodo particolare della vita di morgan. volevo chiederti, che pensi delle foto? io le ho trovate stupende. non fa strano vedere quelle immagini e poi ritrovarsi accanto il morgan di ora?

  • m |

    credo che più che dire, sia importante provare. e trovare piccoli passi che portino ad altri. singoli pezzi di cammino, affrontare i giorni come in montagna tra rocce e salite verticali. a volte si scivola altre volte si riesce a trovare appigli. grazie per le parole. buone arrampicate a te, un sorriso senza perché

  • Federica |

    Ieri sera ho finito di leggere il libro, e come promesso sono tornata a darti il mio parere sincero.
    Mi è piaciuto davvero molto il modo in cui tu e Morgan avete affrontato argomenti diversi tra loro. Nonostante alcune cose non le conoscessi, mi avete fatto venire la curiosità di approfondire, di ricercare.
    Credo che questo sia uno di quei libri da leggere più di una volta per comprendere a pieno il significato di alcune idee, e questo è ciò che ho intenzione di fare.
    In fondo è proprio questo il bello dei libri: rimangono. A volte non sono immediati, spesso si rischia di perdere qualcosa, qualche concetto tra tutte quelle parole, ma nulla ti impedisce di sfogliarli nuovamente, di rispettare, in un certo senso, le persone che li hanno scritti.
    Insomma, dopo tutta questa riflessione, voglio dirti che penso si tratti di un libro intelligente, pieno di spunti di riflessione, che fa pensare.
    E sì, specialmente nell’ultimo capitolo, devo ammettere che sei riuscito a rendere Morgan umano.
    (Ho sempre pensato che rendere umano equivalesse a mettere in luce i difetti. Che non si tratti solo di questo? Chissà)
    Ti ringrazio per avermi risposto, sei stato incredibilmente disponibile.
    Ancora una volta ti auguro buon tutto, di cuore.

  • mauro |

    rendersi umani… forse la sfida. forse il tempo. senza rassicurazioni. non so se ci siamo riusciti. sicuramente il buon castoldi messo di fronte a se stesso, e a una buona scorta di sigarette e chinotti (?!) sembra ci riesca.
    noi no, non ci conoscevamo. di persona intendo. l’impressione è un anno insieme sia scorso veloce, facile, tra alti e bassi caratteriali, tra un artista in gamba e un giornalista con molta passione per il suo mestiere. l’impressione è che le domande servono a crescere, a terrorizzare, cosa che non è mancata almeno a me (stare sul palco di fronte a mille persone, per me che non ci sono abituato, è stato tremendo…marco no marco è brillante, in grado di far scomparire tutto compresa la paura, ma forse l’artista è questo, un illusionista della vita). infine, che dire, le parole si scambiano anche qui. e a distanza di un anno è bello trovare persone come te, che leggono le parole le notti le volute di fumo. vuol dire che quello che abbiamo scritto è disteso, disteso su fogli bianchi, impresso. e l’impressione, per risponderti, è che l’uomo prevale sempre sul divino.
    a quando vorrai… buon tutto a te, che ne abbiamo tutti bisogno, come di tempo dedicato, e tempo da dedicarsi

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