Nihal della Terra del Vento. Sennar il Mago. Il Mondo
Emerso. I Cavalieri di Drago. Il Tiranno. Il Popolo Sommerso, terra di oltreconfine
sotto i mari infiniti, mito che richiama mito (1, 2). Cronache e guerre di Mondi
lontanissimi. Storie strutturate da un ingegno disciplinato. Parole a creare
immagini, che nascono da intuizione e creatività.
Licia
Troisi ha 27 anni, è scrittrice e scienziato. La incontro durante l’edizione
2007 della Fiera del Libro di Roma
«Scrivo libri fantasy, ma sono un’astrofisica»: storie e stelle che schiudono
universi, contiguità di infiniti paralleli. Come se la Matematica vedesse il
Mondo, ma fossero solo le parole a comprenderlo davvero (…)
«Molte persone sono convinte che Creatività e Scienza siano
cose separate, per me non è cosi. È vero, la Scienza è regolata da leggi e
dati, sembra avere una strada tracciata, ma c’è bisogno di Creatività per
cogliere il senso di quei dati, per comprenderli, e questo processo si chiama
intuizione». Parallelamente «Nella scrittura serve metodo, disciplina: mi fisso
come obiettivo un tot di pagine a sera. Lo faccio da quando ho iniziato a
scrivere, avevo paura di arenarmi. Scrivere per me è stata una conquista,
volevo arrivare fino in fondo».
Determinazione per superare limiti. Poi, «Credo che la vita
sia un lavoro di squadra, in cui ognuno aggiunge il suo piccolo contributo: è
per questo che scrivo».
I limiti servono a distinguere Realtà da Creatività «è
scrivendo che capisco, solo così mi sembra di vivere definitivamente le cose.
Metterle per iscritto serve a fermare gli eventi, a chiudere la fase. E
rifletterci sopra». Matrice di contenuto, metodo di scrittura che diviene forma
e sostanza «Molti mi dicono che sono riusciti a capire cose delle loro vite, a
portare avanti scelte, attraverso i miei libri. Leggendo quello che scrivo.
Questo mi onora ma fa anche un po’ di paura…».
Da dove vengono i bagliori dell’ispirazione? «Il problema è
la notte, scrivo la sera». Un’inversione di materia: «Perché invece
l’Astrofisica, in cui serve il buio per osservare il cielo stellato, la pratico
di giorno». Punto di unione e contatto tra Mondi diversi, forse galassie divise
solamente da mere attribuzioni di significato.
Giovani e World2.0? «Quello che vedo intorno è una ricerca
di Assoluto: il nostro è un Mondo che non ci insegna a combattere per un’idea,
e questo i giovani lo sentono, così lo cercano nei libri».
In Licia, quasi incredibilmente, la Realtà supera la
Fantasia. E la narrazione il genere «Non credo nel fantasy come fuga dalla
realtà, anzi, quando scrivo faccio una sorta di imbroglio: do ai miei lettori
un’ambientazione irreale, dove mi trovo a mio agio, ma per parlare di argomenti
quotidiani».
Infine parliamo di Nihal, il personaggio principale della
doppia saga. Nihal il guerriero, la donna bellissima «perché io non sono tanto
bella, e allora quando invento i personaggi mi piace immaginarli così…». E ride
dicendolo, gli occhi neri, i capelli corti da guerriglia.
Nihal, ancora, con le ali di drago tatuate sulla schiena,
chiuse raccolte, ad aprire il volo «Il drago per me rappresenta la possibilità
di volare: credo che tutti vorremmo passare indenni attraverso le difficoltà,
essere leggeri. La vita cambia, e bisogna trovare sempre nuovi equilibri».
Instabilità, fasi di sviluppo, leggi e basi della dinamica. Altri progetti? «Un
libro sulle ecomafie» (I dannati di Malva, uscito il 26 febbraio ndr). Dove l’ecomafia,
mostro reale del Mondo degli umani, entrerà con Licia nel Fantasy: le
dimostrazioni, del resto, si fanno per assurdo.
Licia
Troisi si è laureata in Astrofisica con una tesi sulle galassie nane. È una
delle più importanti scrittrici italiane di fantasy con le due trilogie Cronache
del mondo emerso (Nihal della Terra del Vento, La missione di Sennar
e Il talismano del potere); e Guerre del mondo emerso (La setta
degli assassini, Le due guerriere e il nuovo Un nuovo regno – entrambe le trilogie uscite per Mondadori).