Il cielo pieno di draghi di Tiffany McDaniel – un’intervista


Come fosse una parola sensazionale, un millennio, una bacchetta incastrata in un ramo. Vi sono delicatezze talmente improbabili nel corso di una vita da risultare magiche, è il caso di Un cielo pieno di draghi – The Wand Keepers volume 1 della nuova saga per ragazz3 di Tiffany McDaniel (Atlantide, trad.it. Luca Fusari – Sara Prencipe, euro 16,50).
Se avevamo già conosciuto McDaniel per il romanzo rivelazione L’estate che sciolse ogni giorno (sempre uscito per le edizioni di Atlantide) dove c’era il diavolo sotto le spoglie di un bambino, in Un cielo pieno di draghi – I custodi della bacchetta 1 – ci sono un bambino e una bambina, di nuovo, bambini. Come se McDaniel avesse sempre in mente, nelle sue narrazioni, i lettori che diventeranno gli adulti di domani: «Ho sempre amato esplorare la storia attraverso il viaggio e la lente dell’infanzia – risponde McDaniel che abbiamo raggiunto, come lei stessa scrive “nei primi giorni d’autunno” – Con i personaggi più giovani, possiamo esplorare il modo in cui vedono il mondo, spesso attraverso esperienze che per loro sono la prima volta. Spero che i lettori più giovani trovino una bussola in queste storie, ma spero anche che i lettori adulti riflettano e, attraverso questa riflessione, ricordino la propria maturità per ritrovare la magia e ricordarsi che non si è mai troppo vecchi per continuare a percorrere il cammino della scoperta di sé. Come lettrice credo che dovremmo avere una dieta di lettura ampia. Una dieta che includa poesia, saggistica, opere letterarie e storie di formazione che tengano allenata la nostra immaginazione per rimanere sempre curiosi. In particolare, ho scritto i Custodi della Bacchetta perché sia gli adulti sia i bambini possano goderne e trovarvi significato, speranza e gioia».

Sempre più importante, appare oggi, il ruolo delle narrazioni nel mondo contemporaneo delle fake news e dell’emergenza climatica, specifica l’autrice: «Penso che le narrazioni siano di fondamentale importanza. Viviamo in un’epoca in cui le bugie viaggiano rapidamente attraverso le notizie, e il nostro clima sta cambiando drasticamente, tanto da perdere ogni giorno un numero incalcolabile di specie. Penso agli squali della Groenlandia, che vivono per centinaia di anni, testimoni della storia umana. Queste creature vivono molto più a lungo di noi, eppure nella nostra breve vita abbiamo il più grande impatto sul pianeta, e a volte questo impatto è fatto di distruzione, in particolare del nostro ambiente e delle specie che lo chiamano casa. Avere narrazioni di gentilezza, conservazione e tutela che celebrano il nostro mondo, il nostro ambiente e la nostra diversità è un modo per contribuire con una voce che si spera venga ascoltata».
Bambini prodigio, neri dagli occhi verde bosco, occhialuti, dai capelli viola, la relazione dei giovani umani con la natura, è la magia nel mondo di McDaniel, nata e cresciuta in Ohio nel 1985: «Ho sempre amato la natura, la fauna selvatica e gli animali. Per me, questa è magia. La capacità di una balena di trattenere il respiro mentre si tuffa nelle profondità dell’oceano è per me magia. La volontà di un’ape di impollinare, il galoppo di un cervo nei campi, l’impennata di un’aquila e l’età delle rocce vecchie di miliardi di anni sotto i nostri piedi. Tutto questo per me è magia, e con questa serie ho cercato di rappresentare la natura e gli animali come la magia che tutti noi abbiamo ricevuto nel nostro mondo».

Il canone occidentale della letteratura cita spesso i “diversi”, così accade che Spella, la protagonista di Un cielo pieno di draghi decida di intraprendere il viaggio alla ricerca della zia Calderonia: «Volevo che il viaggio di Spella parlasse a tutti noi. Credo che ogni persona, nel corso della sua vita, abbia dovuto compiere un viaggio per ritrovare qualcosa che aveva perso o che credeva perduto. Con questa serie ho voluto creare qualcosa che fosse inclusivo e in cui tutti, indipendentemente dal proprio background, potessero riconoscersi. Attraverso Spella, il suo coraggio, la sua perseveranza, la curiosità, la gentilezza e la saggezza, spero che i lettori trovino e vedano se stessi. Questo libro è particolarmente indicato per coloro che si sono sentiti fuori posto o per coloro che sono stati vittime di bullismo. Come Spella scopre nel libro, tutti abbiamo la magia e tutti siamo importanti».
McDaniel è scrittrice prolifica e poliedrica: scrive romanzi, libri per bambini, poesie. Di cosa possa esser fatto il linguaggio, le chiediamo, di più se fosse una bacchetta magica quali sarebbero i suoi ingredienti: «Questa è una domanda così bella. Direi che se la mia lingua fosse una bacchetta magica, i suoi ingredienti sarebbero foglie d’autunno, nebbia d’estate, piume dell’uccello che vola più in alto e una manciata d’acqua del fiume più antico del mondo».