piccoli geni crescono

Cloudcommodity1

Cosa fanno oggi i ricercatori intervistati qualche tempo fa da Nòva?
Beh, dopo l'I.A.-Intelligenza Artificiale e i robot che entro 50 anni dovrebbero giocare – e vincere – i Mondiali di calcio contro una squadra di "umani" (v. il reportage GX2.0 sulla puntata "Robot Cognitivi Cooperanti" qui) Vittorio Ziparo, dopo il post-doc a La Sapienza, sta lavorando a un progetto di ricerca Europeo iniziato nel giugno 2010 che si concluderà a maggio 2013, che ha per oggetto di studio il cloud computing: per chi non ne sa troppo, in poche parole un insieme di tecnologie e risorse informatiche, accessibili direttamente on-line grazie allo sviluppo delle reti di comunicazione, autonomamente predisposto e controllato dall’impresa, oppure fornito all'impresa da terzi sotto forma di servizio. 
L’obiettivo il progetto si dedica infatti alla ricerca e  realizzazione di un nuovo paradigma di programmazione per il Cloud-Computing che renda questa tecnologia accessibile anche a programmatori non specializzati (soluzione particolarmente interessante, soprattutto per le PMI-Piccole Medie Imprese che al momento sono tagliate fuori a causa degli alti investimenti per il know-how, dei tempi e delle tecnologie).
Cloud-TM ha l'obiettivo dunque di "democratizzare" il processo, abbassando i costi di sviluppo e manutenzione.
Costo complessivo dell'operazione: 2,476,560.00 Euro, di cui 1,700,000.00 Euro sono stati finanziati dalla Commissione Europea.
La squadra l'alleanza progettuale che lavora al progetto è di primo livello e comprende sia privati che enti pubblici, partner: RedHat,  leader mondiale dell’open source; due gruppi del centro di ricerca portoghese INESC-ID; un gruppo di ricerca del Dipartimento di Informatica e Sistemistica della Sapienza Università di Roma; la società Algorithmica Srl di cui Ziparo è uno dei soci.

Nota a margine. Data la tecnica del cloud-computing applicato rimarrà da tenere in particolare evidenza, secondo chi scrive, i problemi legati alla privacy/sicurezza dei dati (oltre ai comuni rischi di "profilazione"). 

Per chi vuol saperne di più, il sito del progetto (www.cloudtm.eu)