un presentatore di talk show. il presidente nixon, quello dello scandalo watergate. un’intervista.
questo il presupposto di “frostnixon-il duello”, film di ron howard (richie cunningham insomma).
l’ex presidente, dimissionario ma non dimesso, accetta il confronto televisivo (per solo mezzo milione di dollari nel 1977!) e riscattare la sua “immagine”, anche perchè crede che il giovane talento david frost sia un avversario facile da liquidare, come del resto molti colleghi di frost della carta stampata…
frost è un giovanotto piuttosto audace e dalla battuta pronta. il presidente un vecchio uomo “di calibro” (contornato da macchine presidenziali, agenti speciali al fianco, ville e contorni di un’icona, compreso un braccio destro ultrafedele – kevin “footloose” bacon).
la televisione è un media forte, lo share decreterà vincenti/perdenti.
frost assolda due giornalisti per dare l’assalto a nixon che, nonostante il watergate, non ha mai dato segni di cedimento, continua nel suo essere tutto d’un pezzo mentre il “popolo americano” reclama la sua giustizia.
iniziano le riprese e così l’uomo nixon si erge in tutta la sua statura, fino alla smania di grandezza che poi lo farà cadere di fronte alle domande di frost, prima impreparato poi consapevole che i grandi si possono far cadere solo se si arriva al confronto ad armi pari… (dialetticamente perfetta la sequenza in cui frost fa dichiarare all’ex presidente dimissionario che in nome di un Potere si possono compiere anche azioni illegali!).
un film sulla caduta delle proprie ragioni/convinzioni (tutti stringono la mano a nixon, anche i “puri”) che analizza le ragioni del successo. la solitudine dei potenti, costretti al circo dell’autoesibizione, perchè il pubblico vuole sempre divertirsi. bel ritratto dell’uomo dietro il presidente. riflessione sul potere del media televisivo. atmosfere seventies. e anche caroline non è male…