Niente di nuovo ma dopo che anche sir Tim Berners-Lee
si è scagliato in un’intervista alla BBC contro la pratica della “profilazione” online,
qualcosa si inizia a muovere.
La pratica del profiling massivo, indiscriminato, o net
tracking, è un sistema tra l’altro non richiesto. Qualche tempo fa parlavamo
della capacità di detenere informazioni, e stoccarle, di Google.
Il Web 2.0 sta creando la particolare situazione per cui
social network e dati a flusso continuo, richiedono una riflessione sul rischio
di stoccaggio e tracking delle informazioni/profili (soprattutto in un periodo
in cui si moltiplicano le identity sul web).
La consapevolezza mi sembra un bene necessario nell’Epoca
della Conoscenza. Quindi. Senza condannare a priori il profiling, mi
sembrerebbe importante conoscere quello che significa questa pratica:
Google watch
Scroogle
Per
chi vuole, si può leggere cosa si muove nei circuiti "underground" (leggi l’articolo di vecna) e scaricare anche l’alphasoftware
Gcookies su ippolita,
estensione per Firefox (e backend php + mysql), che manda i cookie di Google
dell’utente al server, che però ne restituisce un altro di uguale tipo, ma di un
diverso utente che abbia eseguito la stessa operazione. La confusione genera
pensiero…