Tutto quello che dovevo sapere sulla fisica l’ho appreso dai
fumetti. Mi
sembra
un bel modo di chiamare un seminario di fisica. O un libro. Deve aver pensato
la stessa cosa James Kakalios, docente di Fisica e Astronomia, autore del libro
«La fisica dei supereroi» (Einaudi, 2007) che ha titolato così il suo seminario
all’Università del Minnesota.
Per spiegare la fisica ai suoi allievi, Kakalios non
utilizza esempi classici, ma si avvale dell’altra sua passione: i fumetti. Così, dai F4 a Max Planck, dall’iper-accelerazione di Flash
alla legge di gravità con Spidey, dal controllo degli agenti atmosferici di
Tempesta alla vista a raggi d’energia di Superman, da Aquaman a Lanterna Verde Kakalios analizza e scompone
alcune delle più importanti leggi della fisica: dalla "classica" alla
quantistica, da Newton a Einstein, passando attraverso la DC Comics, le leggi
della termodinamica e il microverso – la fisica atomica. Ma il testo è interessante anche dal punto di vista
storico-sociologico, nella sua analisi dei periodi. Dimostra che i fumetti, nel
loro passaggio dalla "Golden" alla "Silver Age" a oggi,
sono stati aiutati a sopravivere (contro Censura, Politica, sottovalutazione di
questa "cultura") dai contenuti "scientifici" delle vignette.
Un libro stimolo alla rilettura in chiave scientifica del
linguaggio dei fumetti, dunque. E un testo di fisica "di
rivoluzione", che tenta di innovare temi a partire dai metodi.
E se è vero che alla Scienza non è sufficiente trovare le
risposte, quanto necessario sollevare le giuste domande, sapreste calcolare
«Quanta energia servirebbe alla Morte Nera per far esplodere il pianeta
Alderaan in Guerre Stellari (Episodio IV – Una nuova speranza)?»…