Ho letto su Pc Professionale un’intervista a Vinton Cerf, godfather di Internet. Il 3.0 è interazione di linguaggio Uomo/Macchina. Interazione reale e totalmente user oriented. Nell’intervista, Cerf parla di tempi lunghi e, in perfetto stile cyberpunk, dipinge a tinte fosche un futuro in cui leggi e strutture regoleranno la Matrice, e le libertà saranno attaccate da boss difficili da sconfiggere (come in un difficilissimo game). Dove i monopoli reali (camuffati da libera concorrenza) creeranno sempre più disparità nell’accesso alle informazioni.
"Personalmente mi sento molto preoccupato per la sicurezza e la privacy di Internet e per la capacità di saper difendere gli utenti da varie forme di attacchi provenienti da soggetti malavitosi. Sotto questo aspetto avremo bisogno in futuro di nuovi strumenti tecnici e possibilmente anche di nuove leggi e trattati per combattere in maniera più efficace alcune delle pratiche abusive più diffuse su internet, come ad esempio le frodi". È il grave allarme che Vinton Cerf, considerato il "padre di internet" e CIE di Google, lancia attraverso le pagine di Pc Professionale (da cui è tratto questo contributo) mensile di informatica, arrivato al 200esimo numero, rinnovato sia nell’aspetto grafico che nei contenuti.
"Fino ad ora internet è stata accessibile a tutti in modo non discriminato fin dai suoi esordi. Oggi invece incombono minacce proprio su questi aspetti di non discriminazione. Probabilmente ci sarà un costo più alto per chi vuole accessi a velocità elevate, ma vorrei far notare come la competizione ha portato a incrementare la velocità di accesso a fronte di una diminuzione dei prezzi nelle aree dove il mercato è fortemente competitivo".
Sui prossimi sviluppi di internet: "Al momento il web 3.0 è ancora un concetto indefinito ma forse si realizzerà nel momento in cui prenderà forma il web semantico a cui sta lavorando Tim Berners Lee. Si tratta di un passaggio difficile da superare, ma se ci riusciamo ciò significherà avere a disposizione un ambiente con una quantità molto maggiore di informazioni fruibili. In questo contesto l’utente diventerà sempre più il centro dell’attività sul web, sia sul versante della produzione che su quello della fruizione dei servizi applicativi".