le naphta narcisse

 

Esce a metà maggio "Narcisi Geishe" (Goodfellas), album d'esordio del gruppo-laboratorio Le Naphta Narcisse, collettivo di cinque musicisti nato a l'Aquila alla fine degli anni Novanta che, dopo aver macinato chilometri, essersi sciolto e ricomposto a Roma, arriva infine a concludere il viaggio con un disco "fuori target" (come amano definirsi), ben illustrato dal primo singolo "Love injected" (v.sopra, su YouTube).
Disco affatto facile, anzi complesso e tutto sommato dalle intenzione quasi bellicose, almeno a sentire il sostrato che alimenta la band: "La destrutturazione e distruzione dell'icona per eccellenza". E in effetti, l'album, fin dal titolo si riferisce ai miti – Narciso / le Geishe – e a come le icone, se portate fuori dal proprio contesto, quindi rese oggetti meno "sacri", si possano ridicolizzare, come dire: l'uomo, se vuole, può "liberarsi" (persino dal proprio credo, ovvero dai propri preconcetti).
E poi "La cronologia decadente della graduale perversione dell'idea stessa di icona". Quindi "La corruzione dell'essenza e del significato derivante". Oltre a un bel concetto degno del migliore Hendrix (o del buon Frank Zappa) "La distorsione e il Fuzz, come mentalità e metodo di composizione", contaminato però con "Il glam rapportato ad oggi".
In poche parole, per chi lo ascolti, "Narcisi Geishe" suonerà un po' come una miscela (a voi decidere se esplosiva o meno, e quanto nel caso) tra un – bel – rock "primordiale" e il noise, gli Einstürzende Neubauten e l'indie nostrano (il riferimento, qui, è ovviamente alla gallina del video ndr).
Si promuoveranno principalmente attraverso la Rete … Facebook e social network su tutti, a voi cercarli e trovarli. Insomma, in uno dei peggiori momenti di sempre, i Naphta Narcisse, con disincanto e una sana, scartavetrante, acida propensione al rock inteso come "arma di distribuzione di massa", sembrano dirci che: se il mercato della musica è morto, viva la musica. Che tanto, loro lo sanno, il meglio è già passato. E allora, almeno divertirsi con ciò che siamo, scelte e distorsioni comprese.