radiohead – how to disappear completely

How To Disappear Completely, Come scomparire completamente.
Risale al 2000, non è nuova, ma riascolto oggi (memorie possibili) questa canzone: gli echi
rarefatti e i suoni da Kid A, quarto
album dei Radiohead – registrato tra Parigi, la contea di Glouchester,
Copenaghen, Oxford.
Disco di platino nella prima
settimana in Inghilterra, è il primo album dei Radiohead a diventare numero 1
negli USA. Grammy per Best Alternative Rock, album dell’anno. Esperimento pop
con il quale la band inglese faceva un album Non Comerciale, senza videoclips e singoli.
Una delle molte "rivoluzioni silenziose" di un gruppo a cui non
aggiungere altro…se non l’ascolto a "suono sovrapposto"

 

il video
(capelli gialli, flash, chitarra e la tristezza di un luna park, la stanza, in
a little world, rompere e fuggire, smarrito, e un albero, i’m not here, volti e
pixel, giovani, onda radar, rebus 101… dedicato a chi può sapere)

il live

"How To Disappear Completely"

That there, that’s not me
I go where I please
I walk through walls
I float down the Liffey

I’m not here
This isn’t happening
I’m not here, I’m not here

In a little while
I’ll be gone
The moment’s already passed
Yeah, it’s gone

I’m not here
This isn’t happening
I’m not here, I’m not here

Strobe lights and blown speakers
Fireworks and hurricanes

I’m not here
This isn’t happening
I’m not here, I’m not here…

  • mauro |

    le parole sono menzogne da scagliare, e le verità sono ridotte a un tempo.
    è l’impressione di chi scrive rispetto a chi ha molto da cantare (i radiohead).
    non ha importanza essere d’accordo né essere letti (anche se personalmente fa piacere) è importante il contenuto di ciò che si fa, come fa questo gruppo così importante per questa epoca.
    se poi si può anche condividere, stranamente e anche se non si dovrebbe, mi sembra importante. scambio. seppure per un tempo limitato.

  • Francesca Carpineti |

    I Radiohead spesso lasciano senza parole, ma permettono a chi li capisce e ama di riconoscere una sintonia quasi perfetta con chi condivide la stessa passione. Ovviamente sono in (doppio) preconcerto e quindi tutto ciò che li riguarda mi tocca le corde un pochino di più. Complimenti per l’intuizione di “rivoluzioni silenziose”. Da tempo cercavo di spiegare il loro modo di cambiare, radicalmente, la musica e non solo quella, e tu lo hai centrato appieno. Hai acquistato una lettrice: merito dei Radiohead comunque, non ti montare la testa 🙂

  • sibi* |

    io la regalo a te. tu al tuo blog.
    così vanno le cose così devono andare.
    I’m not here
    This isn’t happening
    I’m not here, I’m not here

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