M2O e i fatti del G8 di Genova

Kissg8

(continua)…Su M2O (2 molecole di Musica, una di Ossigeno): emittente sulla quale, negli anni, ho ironizzato simpaticamente: Come si fa a sentire techno alle 7 di mattina?, mi sono chiesto spesso. Chi sono questi Cavalieri del Suono estremo a cui non spaventa un risveglio immediato?

Il format (Real Trust) che andava in onda era una storia, raccontata sul suono martellante di bassi e synth elettronici: la storia del G8 di Genova a tempo di musica.

Il taglio all’inizio mi era sembrato di superficie, la musica del resto catalizza e distoglie. Invece, le poche frasi concise incidevano fatti, persone, nomi, uno appresso all’altro. Sistematicamente, senza grosse sbavature. Come può fare un esperimento alchemico che agganci parole a suoni, al di fuori del testo-canzone…(continua)

post intero (il testo in corsivo è relativo al visibile dall’home page)

Ieri sera ero in macchina, sette di sera. Traffico intenso, sotto la pioggia. Momento ideale per pensare. Ma sono troppo pensieroso ultimamente, lo trovo pericoloso poco rincuorante. Così, ho deciso di accendere la radio. In macchina, quando sei solo, la radio è una voce blu. Comunque, calma. Lenisce.

L’audio-zapping mi ha riservato sorprese, media stupendo la radio! Mi sono accorto della città solo quando frenavo: le luci rosse delle vetture davanti rimandavano echi visivi di gesti quotidiani.

A un certo punto mi sono sintonizzato (termine bellissimo) su M2O (2 molecole di Musica, una di Ossigeno): emittente radio sulla quale, negli anni, ho ironizzato simpaticamente: Come si fa a sentire techno alle 7 di mattina?, mi sono chiesto spesso. Chi sono questi Cavalieri del Suono estremo a cui non spaventa un risveglio immediato?

Il format che andava in onda era una storia, raccontata sul suono martellante di bassi e synth elettronici: la storia del G8 di Genova a tempo di musica.

Il taglio all’inizio mi era sembrato di superficie, la musica del resto catalizza e distoglie. Invece, le poche frasi concise incidevano fatti, persone, nomi, uno appresso all’altro. Sistematicamente, senza grosse sbavature. Come può fare un esperimento alchemico che agganci parole a suoni, al di fuori del testo-canzone.

Le parole della synth-storia invece raccontavano elementi, emozioni di un evento drammatico ancora aperto. In modo aggiornato, e per niente enfatico. Mi ha tenuto attento per un’ora. Mi ha fatto riflettere sulle menzogne raccontate e le responsabilità ancora aperte. Sul senso della giustizia e sulla morte di Carlo Giuliani. Sull’opportunità che se, per protesta, nessuno fosse andato a Genova: nessun ragazzo nessuna associazione nessuno, i G8 si sarebbero trovati soli, in un castello vuoto intorno, circondati da un esercito a proteggerli dal Nulla. Deserto di Tartari. In attesa di un nemico che spaventa perché non arriva mai. Che fa riflettere sulla solitudine di decidere, ma una decisione senza condivisione e socializzazione dei risultati è al massimo un atto di auto-fraintendimento.

Ho sempre pensato che sarebbe stato utile e forte a livello di segnale, probabilmente utopia. Ma se fosse stato realizzato avrebbe risparmiato feriti e atrocità, forse. Fatto capire ai potenti del Mondo che in democrazia vince sempre la società civile, unica depositaria di numeri. Che in politica, però, fanno governo di nazione.

Questa è l’opinione non neutrale dell’uomo, più che del giornalista. Che nel 2001 aveva amici che dormivano nella scuola Diaz… 2001, l’anno dell’11 settembre. Strani i giri della Storia…

Non so se sono pensieri sensati, questi. Credo però che l’indignazione sia sempre un sentimento importante quando viene suscitata. E credo riascolterò presto M2O, se questo è l’effetto. Buon audio…